Red Stripes

I Red Stripes nascono a Roma nel centro sociale occupato Ricomincio dal Faro nel dicembre del 2001, grazie all'incontro di alcuni ragazzi con la passione per la musica Reggae e lo stesso messaggio di ribellione. Negli anni la band ha aperto molti concerti di artisti italiani ed internazionali come 24 Grana, Radici nel Cemento, Chop Chop Band, Al Mukawama, Punkreas, Junior Delgado, Macka B., Michael Rose ecc . A Roma la band si è esibita in molti centri sociali, locali e festival della città ma anche in tutta Italia. Nel 2006 la band vince il Rototom Sunsplash Reggae contest ed insieme ai sardi Train to Roots aprono il festival condividendo il palco con artisti del calibro di Junior Kelly, Africa Unite e Burning Spear.

La band definisce il proprio stile sonoro: "Roots, Rock, Reggae" sicuramente influenzato dal piu' classico
Reggae giamaicano rielaborato in chiave moderna. Ad oggi la band conta 7 elementi (voce, tastiere, batteria, basso, chitarra, percussioni e seconda voce). Dopo un silenzio che durava dal 2010, quando uscì l’album “Dissociety”, i Red Stripes sono tornati con un nuovo progetto che vede una grande collaborazione, ovvero quella di Michael Rose. L’uscita del presente
EP (“Out of Babylon”) apre spiragli ulteriori, una nuova visuale su orizzonti inaspettati.
“ non si esclude l’idea di un EP sondante prima dell’uscita del vero e proprio album”, così si era de o e così stato, quasi come un augurio andato a buon fine. Il riuscitissimo singolo dei Red Stripes Out Of Babylon, con la prestigiosa collaborazione di un nome importante come quello di Michael Rose, ha spiazzato non
pochi professionisti del settore, sia per la bellezza della canzone in senso stretto, sia per il nuovo percorso che il singolo fa intravedere, molto interessante, concentrato sul minimale degli arrangiamenti  e sul fondo ritmico del roots,
con il leggero ma efficace innesto di par ture atmosferiche d’elettronica  “Pratichiamo coraggio”, dice Ras Santo, voce e leader dei Red Stripes.
Perch non dargli credito?!
L’uscita del presente EP, con medesimo titolo del singolo, apre spiragli ulteriori, una nuova visuale su orizzonti inaspettati. Infatti, sebbene la matrice roots rimanga fondamentale, le nuove sperimentazioni hanno portato una ventata di aria fresca,di modernità, senza risultare invadente, e non solo per la band, ma per la scena tutta, si crede. L’EP si presenta davvero ricco, con quattro brani originali e tre rivisitazioni (un remix del primo, il dub del secondo e lo strumentale del terzo brano in scale a), in totale tracce, un esempio concreto della nuova linfa crea va dei Red Stripes. Registrato e mixato presso l’M2Studio di Roberto Ruggeri il lavoro so o l’egida della Bantustan corporation ed stato supervisionato dallo stesso Alessandro Falcone,
il titolare della BantuStan insieme a Gianluca “Dubrakadubra” Ferrara.
 
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