album reggae

  • MamaRagoo

    Il progetto Mamaragoo nasce a Bologna nell’autunno del 2011 da un’idea diMassimiliano Grana e Paolo Poggio, e cioè di creare una band dal gusto roots ,proponendo un repertorio tratto da vari artisti della scena Reggae internazionale
    sia tra i classici che tra i più recenti, tra cui Bob Marley, Clinton Fearon, Alpha Blondy, Peter Tosh, Rico Rodriguez, Tiken Jah Fakoly, Mellow Mood e molti altri.
    Il progetto, è cresciuto e si è sviluppato nella scena “underground” emiliano-romagnola. Si esibiscono in diversi live e svariati contesti, dai festival ai circoli, dai centri sociali ai club, tra gli ultimi: OZ (Bologna) Circolo Iqbal Masih (Bologna), Pratello R’esiste 2015/16/17(Bologna).
    Nel corso degli anni la formazione cambia e assorbe quindi l’influenza e le sonorità dei vari musicisti che si sono alternati e susseguiti dal 2011 ad oggi, dando vita a progetti originali e brani inediti, dove si riconosce si il reggae, ma anche il jazz e il funky, il rock e il blues, mantenendo comunque uno stile Roots e un groove caratteristico e riconoscibile.
     
    La Band
     
    Dennis Mandela Babatunde – voce
     
    Massimiliano Grana – chitarra
     
    Dario Cannetti – tastiere
     
    Alberto Romano – basso
     
    Raffaele Nesci – batteria
     
    Federico Privitera – tromba
     
    Francesco Salmaso – sassofono

  • Maz Vilander & Makadam Zena

    Maz Vilander & Makadam Zena MAKADAM ZENA è il sogno musicale di Maz Vilander, al secolo Matteo Cavanna,cresciuto a pane, reggae e dialetto genovese. Impegnato anche in alcuni progetti di teatro dialettale e non, nell’estate del 2011 decide di fondare i Makadam Zena, tentando di dare una scossa verso l’uso della lingua genovese in musica. In questi anni hanno suonato a numerosi concerti, manifestazioni e Festival in giro per l’Italia, condividendo il palco con importanti artisti della scena musicale nazionale ed internazionale (The Toasters, Bunna - Africa Unite, Zibba, Skardy-Pitura Freska, Raphael). Grazie anche al supporto artistico e musicale di Federico Regesta (in arte “Reggaesta”) ottengono numerosi riconoscimenti:

    2012: vengono selezionati tra le migliori 8 band al contest “Wanted 1 Maggio” e si classificano al terzo posto al Concorso “Musica nel Golfo” di Lerici.
    2013: partecipano al “Festival Regionale della canzone in dialetto ligure” ottenendoil terzo posto e sono finalisti al “Live Tour Contest”. Vengono invitati come ospiti in trasmissioni radiofoniche e si esibiscono live in televisione a Primocanale Sound.

    2014: vincono il primo premio al “Festival San Giorgio”, dedicato alla canzone inlingua ligure e nel Maggio 2014 vincono il “Capitalent” di Radio Capital;
    2015: vengono inseriti nella compilation “Undercover” di Radio Capital;
    2016: Finalisti con il rapper SEO a Torino al Contest “Sotto il Cielo di Fred”; Al "Red Contest" di Perignano si aggiudicano il secondo posto e ricevono anche il premio per la critica "Luigi Nista" per i migliori testi socialmente impegnati.
    Una formazione che porta in musica la lingua genovese abbinandolo ad una ritmica giamaicana reinterpretata in modo originale, raccontando di storie legate alle nuove e alle vecchie generazioni, che vedono in loro una sorta di rinnovamento della tradizione.

     

  • Maz Vilander & Makadam Zena

    Maz Vilander & Makadam Zena MAKADAM ZENA è il sogno musicale di Maz Vilander, al secolo Matteo Cavanna,cresciuto a pane, reggae e dialetto genovese. Impegnato anche in alcuni progetti di teatro dialettale e non, nell’estate del 2011 decide di fondare i Makadam Zena, tentando di dare una scossa verso l’uso della lingua genovese in musica. In questi anni hanno suonato a numerosi concerti, manifestazioni e Festival in giro per l’Italia, condividendo il palco con importanti artisti della scena musicale nazionale ed internazionale (The Toasters, Bunna - Africa Unite, Zibba, Skardy-Pitura Freska, Raphael). Grazie anche al supporto artistico e musicale di Federico Regesta (in arte “Reggaesta”) ottengono numerosi riconoscimenti:

    2012: vengono selezionati tra le migliori 8 band al contest “Wanted 1 Maggio” e si classificano al terzo posto al Concorso “Musica nel Golfo” di Lerici.
    2013: partecipano al “Festival Regionale della canzone in dialetto ligure” ottenendoil terzo posto e sono finalisti al “Live Tour Contest”. Vengono invitati come ospiti in trasmissioni radiofoniche e si esibiscono live in televisione a Primocanale Sound.

    2014: vincono il primo premio al “Festival San Giorgio”, dedicato alla canzone inlingua ligure e nel Maggio 2014 vincono il “Capitalent” di Radio Capital;
    2015: vengono inseriti nella compilation “Undercover” di Radio Capital;
    2016: Finalisti con il rapper SEO a Torino al Contest “Sotto il Cielo di Fred”; Al "Red Contest" di Perignano si aggiudicano il secondo posto e ricevono anche il premio per la critica "Luigi Nista" per i migliori testi socialmente impegnati.
    Una formazione che porta in musica la lingua genovese abbinandolo ad una ritmica giamaicana reinterpretata in modo originale, raccontando di storie legate alle nuove e alle vecchie generazioni, che vedono in loro una sorta di rinnovamento della tradizione.

     

  • One Foundation

    One Foundation è un progetto nato nel 2015 con la voglia di riscoprire l'arte del Dub suonata dal vivo. La band nel marzo del 2016 pubblica il primo album "Dub is an Attitude" interamente auto prodotto  nel quale troveremo brani che rimandano alla Roots/Dub ed altri che hanno sonorità più ElectroDub. La band ha collaborato in questo disco per una tune con Omar Faye Gawane from Jamafrica Crew, il quale sta tutt'ora collaborando con One Foundation per nuovi brani in uscita. La band One Foundation menzionata nella rivista RastaSnob per questa collaborazione con Omar Faye. Il live della band è quindi musica Dub dal vivo, al basso Luca e ai controlli come DubMaster Luigi che durante l'esibizione con effetti digitali applicati sul microfono suona anche strumenti dal vivo come diamonica e sassofono. Al momento la band è al lavoro per altri singoli che usciranno a breve sui canali di distribuzione digitale di musica (SoundCloud) .

     

  • One foundation

    One Foundation nasce nel 2014 con la volontà di sperimentare nuove combinazione nel live dub. Nel marzo del 2016 pubblicano il loro primo Ep "Dub is an attitude" che porterà la band ad una piccola serie di concerti. Gli One Foundation prendono parte al Reggae Summer Festival e all'Abroots Festival condividendo il palco con artisti come Wicked and Bonny, Forelock and Arawak, Fisco Black e molti altri. Attualmente stanno collaborando con Omar Faye (cantante dei Jamafrica crew) il quale sta lavorando al suo primo album da solista nel quale troverete alcune canzoni prodotte da One Foundation.

  • Pharmakos

    Il nome della band fa riferimento al fatto che nei branchi delle scimmie Bonobo, i Pharmakos sono esemplari svantaggiati per capacità fisiche o intellettive.

    Il nostro gruppo è composto da individui non meno disadattati, ed è emerso dalla putridalaguna veneziana tra il 2009 e il 2010.

    Ci siamo formati inizialmente con l’intento di suonare musica ska, ma ci siamo accorti ben presto di non essere in grado di rimanere nello stesso genere per più di un minuto; e quindi abbiamo deciso di dare ascolto a questo impulso viscerale e abbiamo cominciato a viaggiare fra le influenze più diverse, per lo più provenienti da aree del mondo svantaggiate quali Giamaica, Argentina, Cile, Brasile e Porto Marghera. Il risultato è una musica poliedrica e che unisce reggae, dub, samba, ska, dancehall, salsa, funk e qualsiasi cosa passi per le nostre onnivore orecchie. Siamo versatili anche dal punto di vista linguistico; con ammirevole destrezza padroneggiamo italiano, veneziano, spagnolo, inglese e patois, tutti talmente male da rendere difficile distinguerli. Dalla nascita della band ad oggi, nelle fila dei Pharmakos hanno militato un miriade di giovani musicisti veneziani. Una formazione stabile si è creata a partire dal 2010 fino adadesso, periodo in cui ci troviamo in una fase di assestamento. Il 2010 per noi è stato un anno molto importante, in quanto abbiamo iniziato a lavorare alla composizione di brani originali. L’ingombrante presenza scenica di 9 musicisti, oltre al nostro aspetto aberrante, ci ha sempre reso un’attrazione fra le più amate dal pubblico di ogni specie nonché la peggiore sfiga di ogni fonico. Abbiamo al nostro attivo un demo, All Original Style Massive International of Skamba, e un album,” Pan Paniscus”, registrato tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013 uscito da poco (27/10/14) con Maninalto!Records. Fra le nostre gesta dal vivo più importanti vogliamo ricordare la partecipazione alle edizioni 2012 e 2013 del Venice Sunsplash, in compagnia di Mellow Mood, Mr. Vegas, Busy Signal, Lion D & Jah Sun; la partecipazione, nel 2012 e 2013, al Wintersplash, L’apertura del concerto de La Pegatina a Forte Marghera durante lo Scarpe Rotte Festival nell’Aprile 2013, L’apertura del concerto de La Pegatina a Forte Marghera durante lo Scarpe Rotte Festival nell’Aprile 2013 e la vittoria dei contest Mestre Growing e MusicBox nel 2012. Inoltre in un brano di “Pan Paniscus” (New Five Reggae Style), abbiamo collaborato con la star del reggae veneziano GialloMan.

     

  • Pharmakos

    Il nome della band fa riferimento al fatto che nei branchi delle scimmie Bonobo, i Pharmakos sono esemplari svantaggiati per capacità fisiche o intellettive.

    Il nostro gruppo è composto da individui non meno disadattati, ed è emerso dalla putridalaguna veneziana tra il 2009 e il 2010.

    Ci siamo formati inizialmente con l’intento di suonare musica ska, ma ci siamo accorti ben presto di non essere in grado di rimanere nello stesso genere per più di un minuto; e quindi abbiamo deciso di dare ascolto a questo impulso viscerale e abbiamo cominciato a viaggiare fra le influenze più diverse, per lo più provenienti da aree del mondo svantaggiate quali Giamaica, Argentina, Cile, Brasile e Porto Marghera. Il risultato è una musica poliedrica e che unisce reggae, dub, samba, ska, dancehall, salsa, funk e qualsiasi cosa passi per le nostre onnivore orecchie. Siamo versatili anche dal punto di vista linguistico; con ammirevole destrezza padroneggiamo italiano, veneziano, spagnolo, inglese e patois, tutti talmente male da rendere difficile distinguerli. Dalla nascita della band ad oggi, nelle fila dei Pharmakos hanno militato un miriade di giovani musicisti veneziani. Una formazione stabile si è creata a partire dal 2010 fino adadesso, periodo in cui ci troviamo in una fase di assestamento. Il 2010 per noi è stato un anno molto importante, in quanto abbiamo iniziato a lavorare alla composizione di brani originali. L’ingombrante presenza scenica di 9 musicisti, oltre al nostro aspetto aberrante, ci ha sempre reso un’attrazione fra le più amate dal pubblico di ogni specie nonché la peggiore sfiga di ogni fonico. Abbiamo al nostro attivo un demo, All Original Style Massive International of Skamba, e un album,” Pan Paniscus”, registrato tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013 uscito da poco (27/10/14) con Maninalto!Records. Fra le nostre gesta dal vivo più importanti vogliamo ricordare la partecipazione alle edizioni 2012 e 2013 del Venice Sunsplash, in compagnia di Mellow Mood, Mr. Vegas, Busy Signal, Lion D & Jah Sun; la partecipazione, nel 2012 e 2013, al Wintersplash, L’apertura del concerto de La Pegatina a Forte Marghera durante lo Scarpe Rotte Festival nell’Aprile 2013, L’apertura del concerto de La Pegatina a Forte Marghera durante lo Scarpe Rotte Festival nell’Aprile 2013 e la vittoria dei contest Mestre Growing e MusicBox nel 2012. Inoltre in un brano di “Pan Paniscus” (New Five Reggae Style), abbiamo collaborato con la star del reggae veneziano GialloMan.

     

  • Red Stripes

    I Red Stripes nascono a Roma nel centro sociale occupato Ricomincio dal Faro nel dicembre del 2001, grazie all'incontro di alcuni ragazzi con la passione per la musica Reggae e lo stesso messaggio di ribellione. Negli anni la band ha aperto molti concerti di artisti italiani ed internazionali come 24 Grana, Radici nel Cemento, Chop Chop Band, Al Mukawama, Punkreas, Junior Delgado, Macka B., Michael Rose ecc . A Roma la band si è esibita in molti centri sociali, locali e festival della città ma anche in tutta Italia. Nel 2006 la band vince il Rototom Sunsplash Reggae contest ed insieme ai sardi Train to Roots aprono il festival condividendo il palco con artisti del calibro di Junior Kelly, Africa Unite e Burning Spear.

    La band definisce il proprio stile sonoro: "Roots, Rock, Reggae" sicuramente influenzato dal piu' classico
    Reggae giamaicano rielaborato in chiave moderna. Ad oggi la band conta 7 elementi (voce, tastiere, batteria, basso, chitarra, percussioni e seconda voce). Dopo un silenzio che durava dal 2010, quando uscì l’album “Dissociety”, i Red Stripes sono tornati con un nuovo progetto che vede una grande collaborazione, ovvero quella di Michael Rose. L’uscita del presente
    EP (“Out of Babylon”) apre spiragli ulteriori, una nuova visuale su orizzonti inaspettati.
    “ non si esclude l’idea di un EP sondante prima dell’uscita del vero e proprio album”, così si era de o e così stato, quasi come un augurio andato a buon fine. Il riuscitissimo singolo dei Red Stripes Out Of Babylon, con la prestigiosa collaborazione di un nome importante come quello di Michael Rose, ha spiazzato non
    pochi professionisti del settore, sia per la bellezza della canzone in senso stretto, sia per il nuovo percorso che il singolo fa intravedere, molto interessante, concentrato sul minimale degli arrangiamenti  e sul fondo ritmico del roots,
    con il leggero ma efficace innesto di par ture atmosferiche d’elettronica  “Pratichiamo coraggio”, dice Ras Santo, voce e leader dei Red Stripes.
    Perch non dargli credito?!
    L’uscita del presente EP, con medesimo titolo del singolo, apre spiragli ulteriori, una nuova visuale su orizzonti inaspettati. Infatti, sebbene la matrice roots rimanga fondamentale, le nuove sperimentazioni hanno portato una ventata di aria fresca,di modernità, senza risultare invadente, e non solo per la band, ma per la scena tutta, si crede. L’EP si presenta davvero ricco, con quattro brani originali e tre rivisitazioni (un remix del primo, il dub del secondo e lo strumentale del terzo brano in scale a), in totale tracce, un esempio concreto della nuova linfa crea va dei Red Stripes. Registrato e mixato presso l’M2Studio di Roberto Ruggeri il lavoro so o l’egida della Bantustan corporation ed stato supervisionato dallo stesso Alessandro Falcone,
    il titolare della BantuStan insieme a Gianluca “Dubrakadubra” Ferrara.
     
    sul portale
    ReggaeRevolution.it.

     

     

  • Red Stripes

    I Red Stripes nascono a Roma nel centro sociale occupato Ricomincio dal Faro nel dicembre del 2001, grazie all'incontro di alcuni ragazzi con la passione per la musica Reggae e lo stesso messaggio di ribellione. Negli anni la band ha aperto molti concerti di artisti italiani ed internazionali come 24 Grana, Radici nel Cemento, Chop Chop Band, Al Mukawama, Punkreas, Junior Delgado, Macka B., Michael Rose ecc . A Roma la band si è esibita in molti centri sociali, locali e festival della città ma anche in tutta Italia. Nel 2006 la band vince il Rototom Sunsplash Reggae contest ed insieme ai sardi Train to Roots aprono il festival condividendo il palco con artisti del calibro di Junior Kelly, Africa Unite e Burning Spear.

    La band definisce il proprio stile sonoro: "Roots, Rock, Reggae" sicuramente influenzato dal piu' classico
    Reggae giamaicano rielaborato in chiave moderna. Ad oggi la band conta 7 elementi (voce, tastiere, batteria, basso, chitarra, percussioni e seconda voce). Dopo un silenzio che durava dal 2010, quando uscì l’album “Dissociety”, i Red Stripes sono tornati con un nuovo progetto che vede una grande collaborazione, ovvero quella di Michael Rose. L’uscita del presente
    EP (“Out of Babylon”) apre spiragli ulteriori, una nuova visuale su orizzonti inaspettati.
    “ non si esclude l’idea di un EP sondante prima dell’uscita del vero e proprio album”, così si era de o e così stato, quasi come un augurio andato a buon fine. Il riuscitissimo singolo dei Red Stripes Out Of Babylon, con la prestigiosa collaborazione di un nome importante come quello di Michael Rose, ha spiazzato non
    pochi professionisti del settore, sia per la bellezza della canzone in senso stretto, sia per il nuovo percorso che il singolo fa intravedere, molto interessante, concentrato sul minimale degli arrangiamenti  e sul fondo ritmico del roots,
    con il leggero ma efficace innesto di par ture atmosferiche d’elettronica  “Pratichiamo coraggio”, dice Ras Santo, voce e leader dei Red Stripes.
    Perch non dargli credito?!
    L’uscita del presente EP, con medesimo titolo del singolo, apre spiragli ulteriori, una nuova visuale su orizzonti inaspettati. Infatti, sebbene la matrice roots rimanga fondamentale, le nuove sperimentazioni hanno portato una ventata di aria fresca,di modernità, senza risultare invadente, e non solo per la band, ma per la scena tutta, si crede. L’EP si presenta davvero ricco, con quattro brani originali e tre rivisitazioni (un remix del primo, il dub del secondo e lo strumentale del terzo brano in scale a), in totale tracce, un esempio concreto della nuova linfa crea va dei Red Stripes. Registrato e mixato presso l’M2Studio di Roberto Ruggeri il lavoro so o l’egida della Bantustan corporation ed stato supervisionato dallo stesso Alessandro Falcone,
    il titolare della BantuStan insieme a Gianluca “Dubrakadubra” Ferrara.
     
    sul portale
    ReggaeRevolution.it.

     

  • Reggae Ragga Roots Band

    L’ idea nasce dalla collaborazione fra Enzo (tastiere, organi e programmazioni) e Aurora (voce) nella  scrittura di diversi brani originali. Da Bach ai giorni nostri passando attraverso psichedelia, rock e funk il  bagaglio artistico e la lunga esperienza di un tastierista si fondono con l’animo e la graffiante voce soul di  una giovane e grintosa cantante. La stima e la sintonia, già coltivate in passato, ed il comune studio dei differenti stili musicali presenti  nell’America centro-meridionale, porta al naturale avvicinamento della sezione ritmica, Lorenzo alla  batteria ed Alessandro al basso, il chitarrista Nicola e il percussionista Matteo.       

    L’armonia tra basso, batteria e chitarra, innovativi e contemporanei, ma fedeli alle dinamiche del roots  fa sì  che il feeling fra reggae, il rock e il funk  sia immediato.  Su questa affiatata base si aggiungono, in seguito, Manuel (sassofono), Matteo (trombone) e Filippo  (tromba). Grazie a loro, gli echi del jazz arricchiscono il suono di fraseggi potenti e di eleganti melodie.                                                                                                                                             

    Le tre coriste, Rita, Irene e Sonia, eleganti e coinvolgenti nelle danze e al contempo forti di un continuo  studio della tecnica e di una ricca conoscenza della musica reggae, rafforzano e scandiscono la metrica e lo  scorrere dei brani. La ReggaeRaggaRoots Band si è avvalsa in passato e continuerà in futuro ad  avvalersi di ospiti all’interno dello spettacolo, per dar voce a tutti coloro che in modo professionale  e con la passione per la reggae music, hanno qualcosa da dire.

    Componenti: Enzo Peretoli – Tastiere – organi –programmazioni Aurora Alpini - Voce Lorenzo Stentella - Batteria Alessandro Bossi- Basso  Nicola Menichelli – Chitarra Manuel Trotti -Saxofono Matteo Bartolini - Trombone  Filippo Rosati -Tromba Matteo Misantone- percussioni e cori Rita Pierucci - Cori Sonia Brodoni - Cori Irene Di Loreto – Cori

    Negli anni, in diverse formazioni musicali, abbiamo calcato i palchi di: Villaggio Globale Roma, Rototom  Udine, Cpa Firenze, Flog Firenze, Energetica Festival Livorno, Positive Vibration Frosinone, Volerock  Moncingoli Fivizzano, Vibra Modena, Sottotetto SoundClub Bologna.

    Abbiamo avuto l’onore di condividere  la scena con grandi dj singer e gruppi reggae del panorama italiano ed internazionale come: Junior Kelly,  Bushman, Rita Marley, Sud Sound System, Brusco, Villada, Train To Roots, Radici nel Cemento, Jaka e  Quartiere Coffee.

    Intratteniamo collaborazioni in qualità di backing band per Momar Gaye. Siamo risultati vincitori del Bababoom Contest 2013 e  la nostra cantante Aurora è stata la presentatrice  ufficiale del Bababoom Festival 2014; siamo gli ideatori ed organizzatori del One Thread Terni Reggae  SummerFest , animiamo sempre con grande energia le “notti bianche” e le più grandi feste di piazza di  numerose città italiane (TerniOn, Ascoli Piceno, 1° maggio Vallefaul Viterbo, Sencity Fermo etc..). Lo scorso  settembre siamo arrivati secondi al Black Soul Contest di Narni Il nostro videoclip ufficiale è uscito la scorsa estate con un brano inedito; stiamo lavorando ad interessanti  collaborazioni abbiamo inciso il nostro primo disco e a breve ci chiuderemo in sala registrazione per  incidere nuovi brani.  

    Potete contattarci scrivendo a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  O chiamando i seguenti numeri:  +3491729324  +3296156000 

     

  • Rootz Ital Movement

    La Rootz Ital Movement nasce dal sogno condiviso di tre dei componenti: Paolo Gandolfi al sax, Sebastiano Abaribbi alle tastiere e Riccardo Loda alla voce, e trova concretezza nel settembre 2014 grazie al contributo di Francesco Bertoni alla chitarra. Per più di un anno il gruppo rimane chiuso in sala prove alla ricerca di un proprio sound e di una propria identità. In questo lungo periodo vengono portati dei cambiamenti alla formazione della band: prima ad entrare è Laura Gaffurini come ulteriore voce solista, segue poi l'aggiunta di Giuseppe Ungari al basso e per ultimo l’ingresso alla batteria di Marco Temponi. Inizia così un duro lavoro di arrangiamento e creazione di pezzi inediti da poter presentare alla massive nel corso dei live, lavoro che viene spostato anche sulle poche cover che vengono proposte, dando così la propria impronta tanto cercata. A distanza di un anno dal primo concerto la band ha suonato in apertura a vari artisti fra i quali Patois Brothers, Jakala, Lion D, Black Beat Movement e Train To Roots. Nel luglio 2016 la band, rincusa al MadDog studio registra il primo Ep dal titolo Changin’, che conta la collaborazione di Riccardo Baracco alla tromba, pubblicato al settembre dello stesso anno.

     

  • Rootz Ital Movement

    La Rootz Ital Movement nasce dal sogno condiviso di tre dei componenti: Paolo Gandolfi al sax, Sebastiano Abaribbi alle tastiere e Riccardo Loda alla voce, e trova concretezza nel settembre 2014 grazie al contributo di Francesco Bertoni alla chitarra. Per più di un anno il gruppo rimane chiuso in sala prove alla ricerca di un proprio sound e di una propria identità. In questo lungo periodo vengono portati dei cambiamenti alla formazione della band: prima ad entrare è Laura Gaffurini come ulteriore voce solista, segue poi l'aggiunta di Giuseppe Ungari al basso e per ultimo l’ingresso alla batteria di Marco Temponi. Inizia così un duro lavoro di arrangiamento e creazione di pezzi inediti da poter presentare alla massive nel corso dei live, lavoro che viene spostato anche sulle poche cover che vengono proposte, dando così la propria impronta tanto cercata. A distanza di un anno dal primo concerto la band ha suonato in apertura a vari artisti fra i quali Patois Brothers, Jakala, Lion D, Black Beat Movement e Train To Roots. Nel luglio 2016 la band, rincusa al MadDog studio registra il primo Ep dal titolo Changin’, che conta la collaborazione di Riccardo Baracco alla tromba, pubblicato al settembre dello stesso anno.

     

  • Rootz Ital Movement

    Biografia
    La band Rootz Ital Movement nasce ufficialmente nel 2015 e vede come suoi componenti:alla batteria Marco Temponi, al basso Giuseppe Ungari, alla chitarra e ai cori Francesco
    Bertoni, al sax Paolo Gandolfi, alla tastiera Sebastiano Abaribbi e alle voci soliste RiccardoLoda e Laura Gaffurini. Nel 2017 la Rootz Ital Movement dà il benvenuto a Simone Abeni
    alla tromba.
    La band inizia così un duro lavoro di arrangiamento e creazione di pezzi inediti da poterpresentare al pubblico in live, accompagnato dal lavoro sulle cover, dando così la propria
    impronta. A distanza di un anno dal primo concerto, la band ha suonato in apertura a vari artisti fra iquali Jakala Reggae Band, Patois Brothers, Train To Roots, Black Beat Movement, LionD, sui palchi di numerosi centri sociali, locali e festival fra i quali Cs Cantiere (MI), CsMagazzino 47(Bs), Latteria Molloy (Bs) – per il 4/quarti, Lattepiù (Bs) per lo Spring Break,Taragna festival (Bg), Fiaska di Festa di Radio Onda D’urto (Bs), Statale Senza Frontiere(Mi), San Siro Street Festival (Mi).
    Nel settembre 2016 viene pubblicato l’EP “Changin’ ”, presentato per un primo ascolto a‘Rasta Flow’, programma radiofonico di DJ Balbo dalle frequenze di Radio Onda D’Urto. Ilprimo lavoro, composto di cinque inediti, è stato registrato da Marco Rossi al Mad DogStudio e presentato ufficialmente alla festa Bianco Blu presso il Palatenda di Brescia. Da quel momento la band propone l’Ep in alcune date fra le quali: Lio Bar (Bs), Edoné (Bg) e
    Statale Senza Frontiere (Mi). Nell’estate 2017, con nuove canzoni, i Rootz continuano i concerti: 4/quarti, Restart Musicando (con Earth Beat Movement e Foreign Dubbers), Tenda Blu di Festa Radio onda d’urto, SPOP! Festival dello sport Popolare, Festa Della Musica Brescia e molte altre date. 
    La band inoltre è stata ospite a Radio Popolare per Arezzo Wave School, per cui ha vinto la selezione regionale lombarda. Nell'ottobre 2017 la band torna da Marco Rossi al Mad Dog studio per registrare il nuovo ep, il "Black Ep", che uscirà la primavera successiva. Da questa produzione sono tratti i singoli "Origini" e "Gold Fuel" il secondo in collaborazione con l'artista bresciano Dellino Farmer.

     

  • Rusty Rockerz

     

    I Rusty Rockerz nascono nel Gennaio del 2013 dalle ceneri di un’altra reggae band nota con il nome “Yellow Pap”. Il primo gruppo nacque tre o quattro anni prima dalla voglia di quattro amici di esplorare le sonorità reggae con totale e s e l v a g g i a i n c o s c i e n z a . Incoscienza talmente forte che nessuno si aspettava che la band si sarebbe mai esibita i n p u b b l i c o . M a c i sbagliavamo. Ci fu una rapida ascesa ad un successo pressoché locale. Tale successo fu in ogni caso dovuto soprattutto a questo atteggiamento che potremo definire “punk”. Parecchia noncuranza, voglia di fare festa più che di suonare, poca coscienza dei pezzi prodotti a cui si aggiunse anche una sorta di tacita superbia a seguito di quel poco successo raggiunto. I pezzi funzionavano parecchio ed è strano perché molto spesso nascevano dalla voglia di sperimentare particolari suoni o determinati arrangiamenti piuttosto che dall’ispirazione di comporre belle canzoni. Questo atteggiamento fu causa di vita e successivamente di morte della band. A fine 2012 infatti, gli Yellow Pap si sciolsero. Dopo vani tentativi di rimettere in piedi la band, mesi senza prove ed un’estate priva di concerti era ormai per tutti palese che gli Yellow Pap erano arrivati al capolinea, anche se nessuno aveva il coraggio di ammetterlo.Non ci fu infatti uno scioglimento ufficiale bensì la nuova band nascente subentrò semplicemente ad un’ormai moribonda realtà che non era più in grado di andare da nessuna parte.

    Quelli rimarranno in ogni caso anni indimenticabili, in cui vivemmo un sogno senza dover sporcarci più di tanto le mani, in cui probabilmente il successo che stava avendo il reggae in quel periodo nelVeneto - Friuli fu per noi un’agevolazione consistente. Gli Yellow Pap furono per tutti noi una sorta di trampolino di lancio personale, chi vi partecipò infatti ebbe modo di esplorare il panorama circostante da prospettive diverse: chi cominciò a fare il selecta alle feste, chi suonò con altri gruppi reggae, chi mise su una web radio e chi intraprese particolari progetti non legati strettamente a questo genere. Esperienze formative importanti, valide situazioni per arrotondare, emozioni forti ma in fondo, nel nostro intimo artistico più sincero qualcosa mancava, qualcosa che solo una band sa darti, che solo la tua band sa darti. Questi sentimenti portarono tre degli originali membri della band a prendere una decisione. Inizialmente si voleva “restaurare” il progetto Yellow Pap collaborando nuovamente con la prima cantante della band ovvero Irina Clementi, ma successivamente ci si rese conto che era il tempo di scelte audaci e nuovo impegno. Per questo motivo fu deciso di iniziare un nuovo cammino. Di fare un coraggioso taglio con il passato, rimescolare le carte e giocare una nuova partita. La nuova formazione aveva due comuni denominatori con il precedente progetto: Ayeye alla chitarra e Jonny alla batteria. Elia De Toni fu invece spostato dal basso al microfono e questo determinò la scelta di uno stile reggae più incline alle sonorità dancehall e raggamuffin. A completare la formazione troviamo Elia Turchetto al basso e Gino alle tastiere. Le prove iniziarono a fine 2012, infatti come detto sopra le prove della band nascente ebbero luogo per minimo due mesi in concomitanza all’ancora esistente seppure inattivo, progetto Yellow Pap. I principi guida del nuovo progetto erano di impegno, serietà, rinnovato interesse, sincerità e trasparenza tanto che si decise che per un anno intero ci saremo chiusi in sala prove fino al momento in cui avremo ottenuto il suono desiderato per esordire. Ma le grosse aspettative furono tradite. Il progetto non decollò con quell’energia che tutti pensavano, quella voglia di fare che caratterizza le band neonate ed anzi molti furono i problemi, i dubbi, le paure e a volte pure le delusioni. Forse perché in realtà non eravamo nulla di nuovo, forse perché i nostri progetti paralleli costituivano ancora una grossa fetta delle nostre priorità o forse perché ci aspettavamo che le cose sarebbero state più facili. Quell’anno ci fu una sola data che ancor oggi consideriamo il nostro “beta-test”. Suonammo in occasione dei concerti studenteschi di Portogruaro, in apertura, mezz’ora. In tale occasione scegliemmo di chiamarci Rusty Rockerz. Non ha un motivo questo nome, scegliemmo fra varie proposte, tutto qui, era quello più Ruff an Tuff! Fu un successo. Un autentico successo. Forse era quello di cui avevamo bisogno. Ci dette molto entusiasmo anche se l’estate alle porte non fece altro che allontanarci anziché essere complice dei nostri progetti. I mesi passarono e pian piano sentivamo di acquisire maggiore sicurezza in noi, nel nostro suono, e nelle nostre capacità e anche se non totalmente convinti decidemmo di organizzare una data al Central Park di Oderzo in occasione del Transistor, evento gestito da Andrea Digati (aka Diga from The Fox). Era marzo e fu una serata indimenticabile. Semplicemente indimenticabile. Dopo quella sera cominciammo a suonare tantissimo, per aver un’idea collezionammo 13 date solamente nel periodo estivo, e se considerate che fu la prima estate il risultato si fa ancora più importante. Finalmente la nostra nuova avventura stava per iniziare. Quell’estate uscì anche Feeling Irie, il primo singolo della neonata band prodotto da Elijah (cantante), disponibile su YouTube e in free download. Vogliamo mantenere quello stile “punk” degli Yellow Pap, quel modo di fare che ci caratterizza ma siamo motivati a dare il meglio di noi stessi e a fare tesoro di tutti gli errori che abbiamo fatto e che faremo consapevoli del fatto che quando si cade a terra è sufficiente rialzarsi.

     

  • Rusty Rockerz

    I Rusty Rockerz nascono nel Gennaio del 2013 dopo lo scioglimento degli Yellow Pap, reggae band locale in cui erano coinvolti tre degli attuali rusties. Solitamente l’inizio di un progetto è caratterizzato da forte entusiasmo, impegno e voglia di sognare. Per i Rusty Rockerz non fu così. Quando iniziarono le prove infatti c’era ancora chi si portava dentro le macerie che aveva lasciato lo scioglimento del gruppo precedente e chi, invece si trovò catapultato in una nave senza capitano e forse anche senza equipaggio. Una sola cosa metteva d’accordo tutti: riprendere con la reggae music ma dopo un anno chiusi in sala prove per capire cosa volevamo fare. Fu un anno lungo e difficile, con momenti di euforia e altri di scoraggiamento. Malgrado l’anno di clausura si decise in ogni caso di partecipare con mezz’ora di live al concerto delle scuole di Portogruaro per fare una sorta di Beta Test: siamo pronti a stare su un palco? La risposta fu si, il pubblico si divertì e fu entusiasta, ma questo non bastò a dare la svolta. Passò l’estate silenziosamente e arrivò l’inverno. Pian piano, senza accorgercene, ci rendemmo conto che ci stavamo credendo ogni giorno di più. Decidemmo quindi che era ora di uscire dalla sala prove e cercammo occasioni per esibirci. Non fu facile, ma alla fine Andrea Digati aka Diga outta The Fox ci organizzò una serata a Oderzo con Romeo in dj set. Fu un successo e quella data segnò la svolta. Da quel giorno cominciammo a suonare cercando di fare più date possibili. Fu un’estate intensa e che ci mise la voglia di uscire dalla nostra zona per cercare di capire se la nostra musica poteva essere apprezzata anche qualche chilometro più in la. All’inizio della primavera, dopo aver inciso il primo EP autoprodotto “Revive” e aver pubblicato il primo omonimo videoclip ci fu l’incontro con Big Up Events. Di li a poco Big Up Events sarebbe diventato il nostro management e avrebbe cambiato l’estate alle porte.

    Dall’oggi al domani ci trovammo finalmente a fare chilometri per raggiungere palchi fra veneto e friuli collezionando anche una data a Milano Expo 2015. Nella stessa estate pubblicammo il secondo videoclip e singolo “Di Reggae Docta” anche questo diretto da Stefano Vacca. Ora con Big Up Events crediamo in un progetto: #yutzaredafuture; e crediamo di poter portare qualcosa di nuovo con quel sapore che avete sempre sentito nelle vostre orecchie.

     

  • Rusty Rockerz

     

    I Rusty Rockerz nascono nel Gennaio del 2013 dalle ceneri di un’altra reggae band nota con il nome “Yellow Pap”. Il primo gruppo nacque tre o quattro anni prima dalla voglia di quattro amici di esplorare le sonorità reggae con totale e s e l v a g g i a i n c o s c i e n z a . Incoscienza talmente forte che nessuno si aspettava che la band si sarebbe mai esibita i n p u b b l i c o . M a c i sbagliavamo. Ci fu una rapida ascesa ad un successo pressoché locale. Tale successo fu in ogni caso dovuto soprattutto a questo atteggiamento che potremo definire “punk”. Parecchia noncuranza, voglia di fare festa più che di suonare, poca coscienza dei pezzi prodotti a cui si aggiunse anche una sorta di tacita superbia a seguito di quel poco successo raggiunto. I pezzi funzionavano parecchio ed è strano perché molto spesso nascevano dalla voglia di sperimentare particolari suoni o determinati arrangiamenti piuttosto che dall’ispirazione di comporre belle canzoni. Questo atteggiamento fu causa di vita e successivamente di morte della band. A fine 2012 infatti, gli Yellow Pap si sciolsero. Dopo vani tentativi di rimettere in piedi la band, mesi senza prove ed un’estate priva di concerti era ormai per tutti palese che gli Yellow Pap erano arrivati al capolinea, anche se nessuno aveva il coraggio di ammetterlo.Non ci fu infatti uno scioglimento ufficiale bensì la nuova band nascente subentrò semplicemente ad un’ormai moribonda realtà che non era più in grado di andare da nessuna parte.

    Quelli rimarranno in ogni caso anni indimenticabili, in cui vivemmo un sogno senza dover sporcarci più di tanto le mani, in cui probabilmente il successo che stava avendo il reggae in quel periodo nelVeneto - Friuli fu per noi un’agevolazione consistente. Gli Yellow Pap furono per tutti noi una sorta di trampolino di lancio personale, chi vi partecipò infatti ebbe modo di esplorare il panorama circostante da prospettive diverse: chi cominciò a fare il selecta alle feste, chi suonò con altri gruppi reggae, chi mise su una web radio e chi intraprese particolari progetti non legati strettamente a questo genere. Esperienze formative importanti, valide situazioni per arrotondare, emozioni forti ma in fondo, nel nostro intimo artistico più sincero qualcosa mancava, qualcosa che solo una band sa darti, che solo la tua band sa darti. Questi sentimenti portarono tre degli originali membri della band a prendere una decisione. Inizialmente si voleva “restaurare” il progetto Yellow Pap collaborando nuovamente con la prima cantante della band ovvero Irina Clementi, ma successivamente ci si rese conto che era il tempo di scelte audaci e nuovo impegno. Per questo motivo fu deciso di iniziare un nuovo cammino. Di fare un coraggioso taglio con il passato, rimescolare le carte e giocare una nuova partita. La nuova formazione aveva due comuni denominatori con il precedente progetto: Ayeye alla chitarra e Jonny alla batteria. Elia De Toni fu invece spostato dal basso al microfono e questo determinò la scelta di uno stile reggae più incline alle sonorità dancehall e raggamuffin. A completare la formazione troviamo Elia Turchetto al basso e Gino alle tastiere. Le prove iniziarono a fine 2012, infatti come detto sopra le prove della band nascente ebbero luogo per minimo due mesi in concomitanza all’ancora esistente seppure inattivo, progetto Yellow Pap. I principi guida del nuovo progetto erano di impegno, serietà, rinnovato interesse, sincerità e trasparenza tanto che si decise che per un anno intero ci saremo chiusi in sala prove fino al momento in cui avremo ottenuto il suono desiderato per esordire. Ma le grosse aspettative furono tradite. Il progetto non decollò con quell’energia che tutti pensavano, quella voglia di fare che caratterizza le band neonate ed anzi molti furono i problemi, i dubbi, le paure e a volte pure le delusioni. Forse perché in realtà non eravamo nulla di nuovo, forse perché i nostri progetti paralleli costituivano ancora una grossa fetta delle nostre priorità o forse perché ci aspettavamo che le cose sarebbero state più facili. Quell’anno ci fu una sola data che ancor oggi consideriamo il nostro “beta-test”. Suonammo in occasione dei concerti studenteschi di Portogruaro, in apertura, mezz’ora. In tale occasione scegliemmo di chiamarci Rusty Rockerz. Non ha un motivo questo nome, scegliemmo fra varie proposte, tutto qui, era quello più Ruff an Tuff! Fu un successo. Un autentico successo. Forse era quello di cui avevamo bisogno. Ci dette molto entusiasmo anche se l’estate alle porte non fece altro che allontanarci anziché essere complice dei nostri progetti. I mesi passarono e pian piano sentivamo di acquisire maggiore sicurezza in noi, nel nostro suono, e nelle nostre capacità e anche se non totalmente convinti decidemmo di organizzare una data al Central Park di Oderzo in occasione del Transistor, evento gestito da Andrea Digati (aka Diga from The Fox). Era marzo e fu una serata indimenticabile. Semplicemente indimenticabile. Dopo quella sera cominciammo a suonare tantissimo, per aver un’idea collezionammo 13 date solamente nel periodo estivo, e se considerate che fu la prima estate il risultato si fa ancora più importante. Finalmente la nostra nuova avventura stava per iniziare. Quell’estate uscì anche Feeling Irie, il primo singolo della neonata band prodotto da Elijah (cantante), disponibile su YouTube e in free download. Vogliamo mantenere quello stile “punk” degli Yellow Pap, quel modo di fare che ci caratterizza ma siamo motivati a dare il meglio di noi stessi e a fare tesoro di tutti gli errori che abbiamo fatto e che faremo consapevoli del fatto che quando si cade a terra è sufficiente rialzarsi.

     

  • SISTA MARIA & Dubass Family – MORE LOVE

     

     

    IL PRIMO LAVORO DELLA DUBASS FAMILY BAND E’ DISPONIBILE NEI MIGLIORI DIGITAL STORE O NEGOZI DI DISCHI

  • Smoking Blu Reggae

     Gli Smoking Blu Reggae nascono nell’ottobre del 2002 con l’intenzione di combattere le fredde e monotone sere invernali. Da subito si ebbe l’obiettivo di mantenere fede ad un’espressione artistica unica: il Reggae.

    Con il tempo si è aggiunta l’influenza di un altro genere allegro e trascinante: lo Ska e grazie a questo mix , la band si distinse già da subito.
    Oggi la band Siciliana di 8 elementi vanta un vasto ed unico repertorio inedito -Reggae/Ska cantato sia in dialetto che in Italiano rivisita con propri arrangiamenti a tema alcuni successi degli anni‘60...

    Gli Smoking Blu Reggae sono : Angelo Patania(Tastiere & Synth) Giuseppe Rosa(Chitarra & voce) Salvatore Zappulla(Basso) Giuseppe Carbonaro(Batteria) LoNero Luciano(Percussioni) Santy Arnaldi( Trombone) Riccardo Formica(Tromba) Salvatore Alderuccio(Voce Solista)

    Per quanto riguarda la produzione discografica la band ha auto- prodotto il 1° album dal titolo “Accussi va u munnu” nel 2009, ha lanciato il nuovo singolo “Cori rasta”nel 2013 (presentato al BABABOOM FESTIVAL a Fermo nelle Marche) nel 2014 esce il 2° album “ SKA IN SMOKING “e nel 2016 arriva un' altro Singolo con il 1° Video Clip “ Segui L'Onda “

    Ci potete trovare su my space all’indirizzo:

    www.myspace.com/smokingblureggae

    Per contatti : 392.4630157 Angelo Patania – Dir.Artistico 339.2338927 Luciano Lonero – Resp. Palco 328.5368492 David Miano - Booker

    Sede : Sala Prove Propria Via Cavour, 4 96014 Floridia (SR)

    Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

     

  • Studio Illegale

     Siamo una giovane band del Viterbese, precisamente da Vallerano, composta da neomaggiorenni e non, innamorati della musica in levare, lo Ska che abbiamo tuttavia reinterpretato a modo nostro con giovinezza e pazzia. Ormai da due anni giriamo per la Tuscia, avendo anche avuto l'onore di aprire concerti a gruppi del calibro dei Matrioska, Radici nel cemento e Rabiccia, pietre miliare dello Ska e Reggae italiano contemporaneo
     

  • Studio Illegale

     Siamo una giovane band del Viterbese, precisamente da Vallerano, composta da neomaggiorenni e non, innamorati della musica in levare, lo Ska che abbiamo tuttavia reinterpretato a modo nostro con giovinezza e pazzia. Ormai da due anni giriamo per la Tuscia, avendo anche avuto l'onore di aprire concerti a gruppi del calibro dei Matrioska, Radici nel cemento e Rabiccia, pietre miliare dello Ska e Reggae italiano contemporaneo